Come Fare Colpo Al Casinò Gta 5

Le pene possono variare da semplici ammonimenti a interrompere il motivo del chiasso, ma possono andare anche oltre diventando diffide o multe amministrative. Insomma, qui il caso non è tanto quello del chiasso che fanno i figli dei vicini, ma proprio che i vicini rumorosi non sono stati in grado di rispettare adeguatamente i propri condomini. Un periodo di tolleranza prolungato che è durato più di un anno è sfociato nella denuncia formale alle autorità competenti per colpa di un gesto vandalico compiuto come ritorsione contro le prime richieste verbali di contenere i rumori. Vorrei sapere cosa possiamo fare per poter far valere il nostro diritto di vivere tranquillamente a casa nostra. Abito nel centro storico di un piccolo paese di montagna e da diversi anni, poiché la mia documentazione sul rumore inizia dal 2001, non riesco più a vivere tranquillamente, poiché il mio vicino di casa ritiene di avere il diritto di utilizzare lo spazio pubblico attorno a casa mia quale parco-giochi per i suoi due bambini. In estate, con il caldo, sono costretto ad aprire le finestre, ed è a questo punto che non si riesce più a dormire, a causa dei latrati dei cani e del suono dei campanelli delle capre.

Capisco l’utilità di un servizio di trasporto pubblico, però le aziende e il comune hanno l’obbligo di valutare che disturbano il sonno di cittadini che vivono accanto. Di certo i comportamenti sono “ad personam”, nel senso che ogni autista rispetta a modo suo le regole del quieto buon vivere, però pochi autisti maleducati e arroganti fanno cadere nell’inutilità lo sforzo di tutti gli altri. In attesa di un vostro gentile riscontro, porgo i miei più cordiali saluti. In sostanza i treni devono rimanere accesi e in modo molto rumoroso, con ventole a pieno regime che provocano un ronzio penetrante fastidioso e pressante, per l’intera notte a volte anche con le luci accese, ma questo non è un problema. Tutto questo provoca come detto tra le altre cose scarsa sicurezza pubblica.

Ci preoccupa in questo caso l’esposizione prolungata http://xulu.com/2021/12/21/lorchestra-del-41-parallelo-in-viaggio-orizzontale-allauditorium-del-massimo/ per tutto il giorno per un mese, cosa che è intollerabile. Chiediamo il Vostro parere per capire come agire per dimostrare che è necessaria una rilevazione fonometrica, e che una simile esposizione è dannosa per la nostra salute. La ringrazio vivamente per l’attenzione che vorrà dare alla presente. Vi prego di aiutarmi, con tutto quel che si sente sulle radiazioni ho davvero il timore che possa venirmi qualcosa, voglio costringerla, avvalendomi di una qualche norma o legge a non tenere più le chiamate aperte durante la notte.

I rumori costanti sono diventati insostenibili e dopo aver parlato inutilmente e chiesto gentilmente ai genitori di fare qualcosa giacché questi rumori ed urla rimbombano dentro casa mia come se fossero dentro, sono veramente arrivata alla disperazione. A qualsiasi ora del giorno sentiamo urla, tonfi dovuti alle loro corse pazze, rumori di oggetti lanciati a terra, porte che sbattono, pianti, sedie e tavolini trascinati avanti e indietro. La situazione è davvero insostenibile, io non riesco a studiare e le videoconferenze di mio marito sono spesso disturbate dalle urla di bambini in sottofondo. Quando abbiamo avuto il covid, un mese e mezzo fa, ho passato l’inferno quando cercavo di dormire ma i rumori dei bambini mi tenevano sveglia. Salve, abito in condominio da anni e qualche mese fa una famiglia si è trasferita qui di fianco. Infatti, chi è leso da eccessivo schiamazzo, rumori molesti e comportamenti non rispettosi della convivenza pubblica ha tutto il diritto di richiedere l’intervento dei carabinieri.

I rumori che possono provocare danni alla salute psico-fisica di un individuo possono essere puniti dalla legge. Il diritto alla salute è infatti sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Nel momento in cui viene superata la soglia di tollerabilità si provoca una lesione a uno dei diritti fondamentali della persona. Puoi avviare un normale giudizio che può essere predisposto anche nelle forme di un ricorso d’urgenza al tribunale. Lo scopo è ottenere un’ordinanza del giudice con al responsabile viene ordinato di non molestare più i vicini .

Grazie a questo intervento potrà essere stabilito con certezza se il rumore può qualificarsi come molesto perché supera la normale soglia di tollerabilità. Se non è prevista nessuna fascia oraria, i lavori di ristrutturazione possono avvenire dalla 8 di mattina fino alle 17 del pomeriggio. Anche in questo caso vanno rispettate le due ore del pranzo, dedicandosi ad attività meno invadenti.

  • La Municipale ci ha anche confermato che la concessione del Comune prevede la diffusione esterna nel plateatico del locale, di musica “soft” sino le 24 con silenzio assoluto dopo tale orario sino alla chiusura obbligatoria alle 2.
  • Ed il comune non ha interessi politici ad intervenire, nonostante rassicurazioni date dopo una nostra protesta protocollata.
  • Per noi, quando arriva il periodo estivo diventa un incubo, ogni anno si ripropone sempre lo stesso problema, la causa è un autolavaggio di fronte casa nostra , il rumore che emette è assordante in casa siamo costretti a parlare molto forte, dovremmo attutire il rumore tenendo tutto chiuso, ma si può in stata?
  • Hanno valore delle misurazioni effettuate con strumentazioni non avente valore legale?
  • Ho anche provveduto a chiamare il mio serrandista per valutare eventuali interventi a riduzione del normale rumore che un meccanismo comporta e lui contro il suo interesse mi ha chiarito che non c’era bisogno di fare nulla.

Non è stata fatta la rilevazione del “rumore di fondo” del nostro appartamento con il riscaldamento spento, nonostante lo avessimo proposto come idea ragionevole. Quindi ci manca il valore di quello che ho capito si chiami “tono puro”. Dopo vari mesi la Cooperativa ci inviò una lettera con cui ci informava di aver ricevuto dall’Impresa la relazione del tecnico acustico in merito alla rilevazione avvenuta nel nostro appartamento e che l’Impresa avrebbe eseguito gli interventi correttivi da esso proposti. Non erano specificati né i valori misurati e neppure quali fossero gli interventi preposti, nonostante avessimo chiesto di comunicarceli. Abbiamo poi saputo, solo informalmente, che il valore massimo misurato fu di 27 dB e che uno degli interventi fatti è stato fatto prima della riaccensione del riscaldamento ed è consistito nell’ammortizzare i punti di contatto tra i macchinari componenti la caldaia e i muri del locale. Questi sarebbero stati spostati di un centimetro e negli spazi creati sarebbe stato inserito un pannello fonoassorbente(?) o antivibrazioni (?).

Non avendo avuto risposte concrete dalla Regione abbiamo preso contatto anche con ARPAT Toscana, ci hanno ascoltato, ma ci è stato detto che non è possibile che ci sia così tanto rumore in quella zona, dal momento che era stata monitorata con alcuni rilevamenti a CAMPIONE, e quindi loro non potevano fare molto. Negli scorsi anni molti residenti nelle vicinanze dell’ autodromo di Monza avevano avviato azioni legali per l’eccessivo rumore proprio durante le gare. Nel nuovo testo di legge si dice che “le emissioni acustiche andranno valutate tenendo conto delle priorità della destinazione d’uso” della fonte da cui provengono.

La doccia poi è uno scroscio d’acqua che sembra ricevere sopra la testa. Pur essendo al piano sopra è come averlo nella mia cucina, è davvero per me intollerabile. Pago un affitto non da poco e penso che non sia stato installato a norma. Non potendo rivolgerci più al Sindaco (e quindi all’ARPA né ai vigili urbani), dato che è inutile, volevamo capire se e come possiamo essere tutelati contro tale abuso.

E’ un problema di tutta la città ed in particolare nel nostro incrocio Corso Colombo, Viale Gorizia, viale Coni Zugna , Piazza Cantore e si estende fino alla Stazione di Porta Genova. Da tali rilievi è risultato che l’azienda supera i limiti fonometrici sia diurni che notturni. Il comune ha emesso un ordinanza firmata dal tecnico competente che impone all’azienda di provvedere ad effettuare una bonifica su tutti gli impianti confinanti con la mia abitazione. Il risultato è che non solo l’azienda non ha attuato nulla di quello che doveva fare ma che nell’unico impianto che ha provveduto ad insonorizzare, dopo diversi mesi, ha “manomesso” il box staccando i pannelli e lasciandoli semplicemente appoggiati vanificando completamente la sua funzione. Dopo due esposti e numerose chiamate all’ufficio ambiente del mio comune sono riuscita a far venire l’ARPA a fare i rilievi fonometrici. Tutte le parete del locare sono in vetro, costruito proprio per esercitare una vendita di autoveicoli, attività svolta prima dell’apertura del BAR .

Le uniche stanze che non danno sul parco sono la cucina e il bagno, luoghi di rifugio, oramai, per chi la sera vuole studiare. Visto che la notte di domenica a lunedì (18/19 settembre) non possiamo spostarci e dormire in un albergo perché l’indomani i miei figli e io dobbiamo andare a scuola , Vi preghiamo di farmi sapere a chi posso rivolgermi la sera stessa per impedire un altro tractor-show da incubo per noi. Ci siamo così accorti che, dopo l’accensione del riscaldamento nell’ottobre dell’anno scorso, abbiamo iniziato a sentire un rumore continuo, giorno e notte, percepito come frequenze medio-basse. Tale rumore è molto più forte al primo piano interrato, sotto al nostro appartamento, dove si trovano una parte delle cantine della Scala dove viviamo e che confinano con il locale della centrale termica.

Ebbene questo giudice afferma con questa sentenza l’esatto contrario e chi ne subisce le conseguenze siamo noi cittadini che a questo punto non abbiamo nessuna tutela su cui contare. Successivamente la causa civile è andata avanti ed il Giudice ha nominato una CTU per quantificare il danno che avevamo subito e che in effetti è stato valutato. Con il passare del tempo, però, il destino ha voluto che vi sia stato un avvicendamento in questo tribunale e la decisine di primo grado del nuovo giovane giudice è andata incredibilmente a nostro sfavore. Infatti si sostiene che noi avremmo dovuto, per ottenere la liquidazione del danno, domostrare con fonometrie Arpa il superamento dei limiti per ogni serata dei 5 mesi licenziati!!!! Va detto che, fra gli atti del processo, sono presenti ben due lettere Arpa in cui si afferma che il massimo di interventi da parte loro era di 2 all’anno, quindi un privato cittadino, come il nostro caso che chiedevamo più fonometrie, è impossibilitato ad ottenerle stante che Arpa, organo di legge proposto, non le effettua.

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